lunedì 26 agosto 2013

SCACCO AL RE.

Il Caimano tenta la controffensiva nel momento di peggiore difficoltà, è isolato e solo. Difficilmente si materializzeranno le elezioni da lui evocate: non sembra plausibile che Napolitano scioglierà subito le Camere a sei mesi dalle elezioni. Il Caimano farà cadere l'esecutivo se la giunta per le elezioni decreta la sua decadenza da senatore: l'uscita dal Senato lo metterà a rischio di custodia cautelare per i suoi processi pendenti. Ma secondo me una caduta del governo Letta gli porterà ancora più svantaggi.
      
Dopo il ritiro della fiducia da parte del Pdl, il Pd potrà formare agevolmente una nuova maggioranza con transfughi grillini, un governo che con una nuova legge elettorale possa portarci alle elezioni in primavera. Un esecutivo Pd + M5S potrebbe anche durare molto di più: in questo caso una legge sul conflitto d'interesse metterebbe definitivamente fuori dai giochi il Caimano. Se poi Napolitano sciogliesse le Camere immediatamente, il Pd avrebbe facile vittoria con Renzi candidato alla premiership. Il sindaco di Firenze è infatti il leader politico con la più alta percentuale di gradimento: surclasseà Berlusconi con grande facilità. Se invece il Pd scegliesse Letta come candidato premier, il Caimano potrà avviare una campagna elettorale feroce, accusando l'attuale premier di non aver abolito l'Imu per tutti e di aver adottato misure impopolari. A tal proposito il Pd, per evitare il populismo di queste accuse, potrebbe abolire l'imposta sulla prima casa per tutti, lasciando poi questa tassa solamente sugli immobili di lusso. Non è improbabile che in queste ore si possa trovare una copertura finanziaria per questo provvedimento. 
 
    Non è inoltre sicura la candidatura di Berlusconi: la giunta per elezioni dovrebbe pronunciarsi, oltre che sulla sua decadenza, anche sulla sua candidabilità. Se Alfano si candidasse al suo posto contro Letta o Renzi, il Pdl non avrebbe la benché minima chance di vittoria. Infatti tengo a precisare che proprio la debolezza del fantoccio Alfano ha spinto Quello-lì a tornare alla leadership durante la scorsa campagna elettorale. Il re Silvio è ormai solo, nudo: ogni possibile scenario lo condanna esorabilmente alla sconfitta. Scacco al re, e ora lo scacco matto al Cavaliere è questione di giorni.
 
Marco Di Caprio. 

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