domenica 27 ottobre 2013

ADDIO A LOU REED: DEAD ON SUNDAY MORNING, VIVO PER SEMPRE.

'Sunday morning praise the dawning. [...] Watch out, the world's behind you there's always someone around you who will call', chissà quante volte queste parole sono risuonate nella mente di tantissimi nel mondo intero, molti dei quali neanche conoscono la storia personale di colui che le ha scritte. E' morto stamattina Lou Reed, questa domenica mattina per ironia della sorte. Aveva detto l'anno scorso, festeggiando il suo 70esimo compleanno, che non se n'era neanche accorto, il tempo è passato in fretta. Lou Reed non è un mero cantautore da operetta e da cabaret. Ha composto la maggior parte delle canzoni di The Velvet Underground & Nico, un capolavoro che secondo me ha reso il rock musica d'arte. Suoni dissonanti in cui la cultura avanguardistica incontra la musica medievale, testi che ricordano le liriche di Bernart de Ventadorn piuttosto che la cultura degli anni Sessanta.

Un album che proviene dai bassifondi, dal sottosuolo, pervaso da un'atmosfera sinistra che ha maggiori legami con la musica minimale di stampo colto piuttosto che con la musica popolare. Sulla sua copertina la famosa banana di Andy Warhol, simbolo di virilità. Quest'album ha influenzato moda e costume, ma che ha soprattutto segnato una svolta epocale così come è accaduto per la musica di Beethoven e di Verdi nell'Ottocento. Non nascondo che è anche il mio album preferito, il disco che mi ha cambiato la vita e che ha cambiato la mia visione della musica contemporanea e dell'arte in generale. La musica come strumento indispensabile per vivere e la fruizione artistica come esperienza onirica in cui trovare rifugio dalla grossolanità del mondo esteriore.

Anche la sua carriera da solita è stata una lunga ode agli eccessi, allo spirito dionisiaco, al caos metropolitano, ma anche una sofferente denuncia di un profondo disagio esistenziale, disagio individuale e allo stesso tempo collettivo, in cui Freud e Jung dialogano con il Joyce dell'Ulisse e l'Eliot della Waste Land. Il Novecento è il secolo di grandi scienziati e di artisti unici, e per fortuna è stato anche il secolo di Lou Reed. 


Marco Di Caprio.

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