lunedì 27 febbraio 2012

VATICANO SPA: UNA MACCHINA DEL FANGO.

Mario Monti non porrà l'Ici su strutture ecclesiastiche no profit e sulle scuole non commerciali: ovviamente la CEI commenta con parole favorevoli la decisione del Presidente del Consiglio. Giusto diminuire l'Ici ad associazioni no profit, ma in questo momento difficile per l'Italia non sembra opportuno fare sconti simili. In base all'articolo 8 della Costituzione comma 1 ricordiamo che "tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere davanti alla legge", ma non sembra davvero che si ponga tutte le confessioni sullo stesso piano.

 
La religione cattolica è quella della maggioranza degli italiani: è giusto che questo si tenga in conto. E' ovvio che il Vaticano sia, inoltre, influente in Italia ma non dobbiamo dimenticare che, in base all'articolo 7 comma 1 della Costituzione "lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani." I principi fondamentali della nostra Carta sono stati ripudiati: il Vaticano ha fortissime ingerenze nella politica italiana. Ha la possibilità di dare stipendio statale a quasi tutti i sacerdoti, che sono anche spesso insegnanti di religione. Ha azioni in società di tutto il mondo grazie alle offerte e ai lasciti dei fedeli. Secondo Gianluigi Nuzzi, autore di Vaticano SPA ha anche riciclato denaro sporco della mafia e tangenti per i politici tramite la Banca Vaticana.


 Il Vaticano ha Famiglia Cristiana ed Avvenire, due giornali che parlano di morale ed esortano gli italiani a comportarsi con carità cristiana, quando poi dovrebbero avere solo il buonsenso di tacere. Testate del genere dipingono una realtà italiana completamente fuori dalle realtà: parlano di una società fatta di carità, buonsenso e di sacerdoti che combattono la povertà. La Chiesa ha sicuramente agito per aiutare i poveri; ma ha anche fatto tanto per accrescere la corruzione, soprattutto negli ultimi tempi. I vescovi e i cardinali sono dei politici in abiti monacali: sono immischiati in qualunque affare, hanno un immenso potere, gestiscono grandi capitali e si occupano più della sfera temporale che di quella spirituale. Tanti nell'antichità hanno criticato frati e sacerdoti: Cecco Angiolieri, Dante, Campanella, Giordano Bruno, Machiavelli, Guicciardini, Paolo Sarpi sono stati tra quelli che più hanno fatto levare il loro lamento contro la disonestà del Vaticano. Ma ora nel XXI secolo ci si aspettava che qualcosa fosse cambiato, e invece tutto è rimasto sostanzialmente invariato, nella più profonda disonestà.


 Neanche pontefici dichiarati quasi all'unanimità come grandi hanno potuto porre un rimedio alla disonestà del Vaticano. Giovanni Paolo II, papa considerato moderno ed aperto alle novità, aveva idee troppo dogmatiche: poco ha fatto per rendere più onesti i vertici della Chiesa. Contrario a qualunque tipo di innovamento in ambito liturgico e quasi mero portavoce del prefetto della Congregazione per la dottrina della fede Joseph Ratzinger, ora papa Benedetto XVI. A differenza dell'attuale pontefice, però, fu un grande comunicatore. Chiese sicuramente perdono per la tratta degli schiavi, le persecuzioni dei missionari in Sudamerica, per il processo tenuto a Galileo e per i peccati commessi a Costantinopoli durante la IV Crociata. Secondo alcuni storici, tra cui Thomas Madden, però, si tenne bene dal condannare il fenomeno delle Crociate. Per altri storici le sue parole poterono rappresentare una condanna all'intero fenomeno delle guerre sante. Ad ogni modo, la sua posizione su questo fenomeno storico fu abbastanza ambigua.

 Giovanni Paolo II è stato sicuramente in grado di suscitare fiducia a livello popolare, ma le sue idee non furono per nulla innovative. Si è battuto poco per il ruolo della donna nella Chiesa e nella società, si è opposto duramente ai rapporti sessuali pre-matrimoniali in generale ed omosessuali in particolare, e ha criticato aspramento l'uso del preservativo, che limita la diffusione dell'AIDS e di tante malattie veneree. L'AIDS è una delle grandi piaghe per l'Africa, dove il numero dei sieropositivi è elevatissimo. E il pontefice poco si è battuto per migliorare la condizione dei Paesi africani: rimandando il loro riscatto ad una presunta vita celeste, non ha fatto tutto ciò che era in suo potere per alleviargli le sofferenze di quella terrena. Sotto alcuni aspetti Benedetto XVI è stato meno rigido, aprendo all'uso dei contraccettivi. Il Vaticano, con le sue eteree prediche e il suo finto moralismo, non fa altro che rendere palese la sua macchina del fango.

Marco Di Caprio.

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