sabato 27 aprile 2013

Oggi giochiamo a Ok, il prezzo è alto. #governoletta


Quattro ciocche di capelli bianchi mi sono cresciute nell’ultimo periodo. Per chi mi conosce sa che sono cresciute mentre venivano proclamati i risultati di queste elezioni: prima in testa il PdL (cavolo, fondo un negozio di tette finte, sicuro che non avverto la crisi), poi il M5S. Le ultime due ciocche: Presidenza della Repubblica. Dimissioni Bersani e il vero non-partito dice a tutti che Dante lo avrebbe messo nella casella Infernale creata ad hoc. Il nuovo girone reca la dicitura  “Pd” in cui la legge del contrappasso è rappresentata da mille Berlusconini piccoli e piccini (alcuni con bandane, altri con cappelli di paglia, altri con occhiali da sole, altri in giacca e cravatta) che come demonietti spiritati punzecchiano le natiche dei vari esponenti del Pd.
In tutto ciò Grillo si sente tagliato fuori. Lui, così disponibile al dialogo invece è stato mandato a fanculo per una triste legge del contrappasso. Nel suo post da Leopardi incompreso dice a proposito degli elettori del M5S: “disprezzati come poveri coglioni di passaggio”. Anzitutto la peggiore delle etichette che puoi dare all’uomo-medio-italiano-privo-di-autorionia è coglione. Può essere buffone, stronzo[1], ma mai, dico mai un uomo accetta “coglione” o anche “casca-p****” che è un sinonimo in fin dei conti. Quindi 1)povero; 2)coglione; 3) di passaggio cioè non degno di nota, cioè insulso. Insomma Grillo ha etichettato con tre pennellate quello che pensa di se stesso e riversa sul turpiloquio tutta la frustrazione dei fallimenti di sogni troppo da “rosa mistica”. Ma non considera quella fetta di elettori che, aficionada del Pd ha dato il cosiddetto “voto di protesta” per far salire dall’Inferno almeno al Purgatorio il Pd.  
E ora Bersani fa la voce grossa, le spalle si fanno ampie e forti: “Per Governo Letta, Pd tutto compatto”: a Bersa, ma non lo potevi dire prima? Adesso che stai nell’Inferno vuoi essere compatto? Baffetto intanto se la ride sotto i baffetti anche se non ha ottenuto un Ministero. E Civati prova a fare quello che si pensa da tempo: scissione nel Pd, chi è d’accordo con larghe intese va con Letta, chi non è d’accordo va all’opposizione con coerenza. Ma anche qui, ci vuole un bel calice di vino, una lettura rassicurante e poi si rientra nei ranghi. Non si può, dobbiamo passare da ciauscolo a soppressata: unione, unità.
Quindi questa domenica giochiamo a “Ok, il prezzo è alto”: 100, 100, 100. Pronti? Via.

Agli Interni e Vicepremier proponiamo oggi un comodo Alfano Angelino, per gli amici Alf-Alf[2]. La proposta di oggi prevede una laurea in Giurisprudenza e un dottorato poi poltronissima in Parlamento a piedi pari. E’conosciuto per il cosiddetto Lodo Alfano[3] poi dichiarato anticostituzionale: ma Alf, non te lo avevano insegnato all’università che certe cose non si fanno?

Alla Difesa la proposta della domenica è niente popò di meno che Mauro Mario (il primo è il cognome il secondo il nome). Laureato in filosofia, milita prima nel Popolo delle Libertà e poi arriva a Scelta Civica, coerentemente con la sua appartenenza a Comunione e Liberazione: aggiudica così una vittoria dopo la sconfitta di Scola al Vaticano per i ciellini.

Agli Esteri proponiamo un’agguerrita e tenace Bonino Emma. Per quanto riguarda i miei studi linguistici sul linguaggio parlamentare posso solo dire che ha contribuito nell’imporre la voce della donna in un ambiente prettamente maschile, che non segue un discorso scritto (per cui frequenti sono attacchi ad personam e periodi basati prevalentemente sull’oralità e dalla sintassi semplice, piana ma diretta), che ha tenuto testa ad Amato Presidente del Consiglio per diverse volte, che in passato è stata troppo uterina e veemente nelle sue esternazioni. Nel suo intervento per la fiducia al Governo Amato rivendica il conio della parola “partitocrazia”[4] inteso come ‘potere dato in mano ai partiti’ e insieme ai radicali cerca di farsi portavoce della lotta contro l’egemonia dei partiti. Usa parole buffe come “papocchio” o “pateracchio” ma siamo sicuri che non le usi in ambiente estero e, anche se le dovesse usare, gli altri non capirebbero niente. Quindi confidiamo nel fatto che così come è incomprensibile spesso in italiano, sarà altrettanto all’estero dando l’idea di un’Italia autosufficiente e competente con un piano ben deciso e strutturato. E’ la voce giusta per dire bugie. Intanto su di lei si aggira l’ombra di baffetto che come sciacallo-Dissennatore vuole darle il bacio della morte.

Alla Giustizia la nostra proposta prevede Cancellieri Anna Maria. Scienze politiche è la facoltà di laurea, contribuisce ad abbassare l’impiego di botox tra le donne in Parlamento (rarità di questi tempi), ha fondato un circolo di uncinetto che potrebbe costituire nuovo sbocco di lavoro per giovani menti.

All’economia ecco che arriva sulla nostra pedana di “Ok” Saccomanni Fabrizio. Un curriculum ben fornito, assieme a diverse onorificenze contribuisce alla fiducia che potremmo accordargli se non fosse per il libro che ha scritto “Tigri globali, domatori nazionali”. Non avendolo letto non posso dire nulla ma sembrerebbe un incoraggiamento all’austerity o una disamina del fenomeno-Cina[5].

E alle Riforme istituzionali? Sì, oggi c’è Quagliariello Gaetano. Dopo la laurea in Scienze politiche e aver esercitato la sua professione di docente universitario alla LUISS di Roma passa dai Radicali a Forza Italia. Sulla natura dei Radicali si è pensato che alcuni di essi siano come i pompelmi: appaiono come arance e poi ti ritrovi amaro in bocca. Vedi Capezzone.

Allo Sviluppo di un paese che sta in un bel viluppo c’è Zanonato Flavio. Questo sconosciuto (almeno per me) ha una biografia di due righe ma tutta promettente e mi sono ritrovata con un sorriso ebete sul viso a leggere: “Cresciuto in un quartiere popolare, proviene da una famiglia operaia e cattolica. Il suo impegno politico inizia negli anni dei movimenti studenteschi. In breve tempo diventa consigliere comunale e segretario provinciale del Partito Comunista Italiano.”. Poi cade nella trappola Pd e si ritrova nel girone infernale con tutti i Piddini. La moglie-Andromaca, prima della trasferta a Roma, lo ha salutato come uomo che va al fronte: panino con la frittata e biancheria pulita.

Agli affari europei la proposta del giorno indica Moavero Enzo che-ha-fatto-un-fracco-di-cose. Curriculum vitae scritto in carta pecora, dovrà fronteggiare la Merkel e la sua figura, sebbene esile al confronto, promette bene. Se tutto dovesse fallire, propongo che Maria Montessori venga sostituita con Rita Levi Montalcini e che venga data maggiore dignità al taglio delle 2000 £, introvabili e dal colore antiestetico.

Eccolo là, ha saltellato fino alle Infrastrutture Lupi Maurizio cui dico direttamente: la decadenza dell’impero romano e dei grandi regni si vide prima di tutto nella fatiscenza e non curanza delle vie di comunicazione. Tra pochi anni tutti ci diamo al brigantaggio nelle foreste o diamo un po’di fondi per queste strade, treni, metro and so on?

Alle Politiche Agricole una giovane proposta: De Girolamo Nunzia, simbolo privilegiato del grande inciucio perché, appartenente al PdL si è sposata con Boccia del Pd. Nasce così Gea, prova che dall’unione di acqua e terra può nascere il mondo. Visione troppo romantica, ma smentisce tutti quelli che non tollerano chi la pensi diversamente da loro e pensano che l’antipatia personale sia influenzata dall’opposto credo politico. Anche noi abbiamo dei dubbi, perché se c’è vera ideologia, difficile è l’armonia. Così sia. Laureata in giurisprudenza ora dovrà rappresentare all’estero il peperoncino di Soverato, gli arrosticini abruzzesi e la mozzarella di bufala. Indicatissima.

Rullo di tamburi per noi giovani….Istruzione, Università e ricerca: Carrozza Maria Chiara. Nel su CV ricorre per ben 47 volte il prefisso bio-. Laureata in Bioingegneria Industriale, si occupa della microingegneria biomedica e in particolare progettazione di strumentazione biomedica. Si cimenta nella biorobotica, biomeccatronica, bioingegneria industriale per applicazioni biomediche. Si dedica a progettazione di bio-ispirati e biomeccatronici. Quindi bio-speriamo nella bio-boccata di “vita” che ispira questa bio-figura.

Alla Salute - Beatrice Lorenzin
Al Lavoro e Politiche sociali - Enrico Giovannini
All’Ambiente - Andrea Orlando
Ai Beni culturali e Turismo - Massimo Bray
Alla Coesione territoriale - Carlo Trigilia
Agli Affari regionali, sport e turismo - Graziano Delrio

Alle Pari opportunità, sport, politiche giovanili Idem Iosefa. Passa il testimone, la Carfagna, che lo passa alla Fornero che lo passa alla principessa olimpica Idem. La Apple si vuole ispirare ad una nuova proposta tecnologica partendo proprio dal suo nome (ignorando l’origine latina): I-dem in cui dem sta per on demand o democracy?

Ai Rapporti con il Parlamento - Dario Franceschini (Se i risultati sono quelli del Pd, siamo del gatto)

All’Integrazione la proposta più allettante è Kyenge Cecile. La Lega ha avuto uno sfogo urticante di massa e Maroni è stato frustato da Bossi. Grillo ha avuto una paresi facciale. Questa donna meravigliosa è laureata in Medicina e Chirurgia specializzandosi in oculistica. IN tutto ciò ha fondato e collaborato con diverse associazioni pregevoli tra cui una che si occupa del Congo. In tutto ciò ha due figlie. IN tutto ciò ha un sangue italiano più italiano del nostro che ci ammazziamo senza impegnarci: lei ci ha messo la faccia e il coraggio di un leone.

Alla Pubblica Amministrazione- Giampiero D'Alia.
Come Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio - Filippo Patroni Griffi

Bene. Dopo l’analisi sì fatta direi che questo Governo nasce come Spinta di Archimede. Prendete una pallina di plastica (che noi per comodità chiameremo Berlusconi). Ora tenetela premuta fino al fondo del lavabo pieno d’acqua per cercare di farla affondare. Quando avrà toccato il fondo (dichiarando un’uveite) lasciatela di botto: vedrete che schizzerà fuori dall’acqua con una forza pari ed opposta alla spinta che avete esercitato su di essa recando sulla sua superficie la scritta IMU e prendendovi direttamente in faccia. 
Miriam Di Carlo


[1] Anzi per alcuni (che considerano la mitezza segno di debolezza, e l’ironia una strana associazione di oggetti-soggetti uniti in maniera sconnessa) è un complimento perché enfatizza la loro virilità non considerando che stronzo significa appunto escremento dalle forme ben tornite.
[2] Per i nemici non lo diciamo perché già abbiamo abusato con parolacce nel precedente paragrafo. Diamo un indizio “Testa di c****”. Ci dispiace se siamo stati così oscuri ed enigmatici nell’occultare il soprannome ma non potevamo fare altrimenti.
[3] Lodo Alfano che consisteva nella proposta di immunità alle quattro cariche seguenti: Presidente della Repubblica, Presidente del Senato, Presidente della Camera dei deputati e Presidente del Consiglio in cui veniva sottolineato con pennarello rosso questa ultima dicitura con una postilla che diceva “lo facciamo per tutti, è carità cristiana”.
[4] Conio smentito nel mio studio poiché già esisteva dal 1942.
[5] Non lo saprò mai perché non avrò mai la forza di leggerlo. Leggetelo voi per me e poi me lo dite.

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