giovedì 2 maggio 2013

SCACCO AL RE.


L'Ocse stamattina in un comunicato ha invitato l'Italia ad abbassare le tasse sul lavoro per rimettere in circolo liquidità per i consumi. L'abolizione dell'Imu non è necessaria ed è una proposta demagogica di Quello lì (il Cavaliere) per potersi accattivare le simpatie degli ingenui. Le previsioni Ocse, contestate da Saccomanni, indicano un Pil in ribasso alla fine dell'anno (-131 %). E l'anno prossimo le cose andranno ancora peggio: -134%. Saccomanni spiega che l'indagine Ocse non tiene conto del decreto che ammette restituzione dei debiti della p.a. 



Le tasse, comunque, non possono gravare così tanto sul lavoro, soprattutto su quello deidipendenti; è difficile nel nostro Paese, inoltre, per far ripartire la crescita,  sbloccare i fondi per i crediti alle imprese. Saccomanni ha parlato di riforme strutturali, indicando quelle nel programma del Governo Letta. Secondo me i tagli innanzitutto devono essere fatti alla burocrazia. Importante è tagliare le province subito, ma non credo sarà così facile: il Pdl non sarà d'accordo, anche se ha nel programma l'abolizione delle province, perché ha la sua forza in molte piccole province, soprattutto nel Mezzogiorno.


Il problema che riguarda l'Imu è ancora più complesso. Quello lì vuole a tutti i costi abolire l'imposta, anche se in realtà andrebbe modificata in maniera tale che i più poveri ne siano esenti; insomma non è giusto che un grande imprenditore, con tre o quattro ville, non paghi l'imposta, ma è giusto che non paghi chi non può permetterselo perché ha un basso reddito ISEE. Qui faccio una precisazione: è essenziale la riforma del calcolo ISEE, perché molti evasori hanno stipendi magrissimi ed entrate in nero che spendono in beni di lusso. E' importante ed essenziale che la guardia di finanza faccia controlli incrociati. 

E' essenziale anche battere la corruzione con norme che siano adeguate, ma che questo governo
non potrà fare.  Il governo Letta ha le mani legate su molti fronti, perché sarà ostacolato dal Pdl e da buona parte del Pd più vicina al centrodestra. Io non parlo da uomo di sinistra, ma persona che vuole e chiede più onestà: questo centrodestra con il Caimano non potrà fare le leggi adeguate per un'Italia più pulita. Il centrosinistra non è vittima, ma anche artefice di questo compromesso storico con il Pdl: non potrà fare, quindi, riforme che garantiscano maggiore onestà.

E' tuttavia possibile che il Pd tagli i costi della politica per dare un segnale forte; è poi essenziale  che faccia la riforma elettorale. Per il resto, qualunque mossa il centrosinistra farà, Quello lì lo terrà sotto controllo. Il Joker di Arcore è vicino alla scacco matto: qualunque mossa farà il Pd sarà bruciato. Se il Pd tenterà di fare leggi contro la corruzione e per ridurre i costi della burocrazia, sarà frenato. Se il Pd proverà a fare una riforma vera della giustizia, che punti a migliorare il sistema e non a peggiorarlo, sarà fermato. Se il Pd non abolirà l'Imu, sarà sfiduciato dal Pdl. Se il centro-sinistra invece terrà l'Imu e per garantire la copertura aumenterà di gran lunga l'Irpef e l'Irap, sarà sfiduciato lo stesso dal Pdl. Se il governo Letta si dimettesse tra un mese per evitare questo scenario, perderebbe le elezioni con grande margine. Se il Pd farà galleggiare il governo e non abolirà l'Imu, sarà sfiduciato e tacciato di irresponsabilità dal Pdl. 

Il Pd può fare solamente la legge elettorale e tagliare i costi della politica a livello nazionale, cioè
per il Parlamento e il Governo, dando un segnale ai suoi elettori. Per il resto il partito di Letta è in fiamme. In qualunque altro modo agirà, sarà denigrato e dilaniato da Quello lì. Scacco al re: se il Pd non prova quell'unica via d'uscità, il Joker di Arcore approfitterà del calo di consensi del M5S e farà scatto matto alle prossime elezioni, una volta e per sempre.

Marco Di Caprio.


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