sabato 27 luglio 2013

GIOVANNI ALLEVI: CHI E' COSTUI?

Giovanni Allevi ha detto che Beethoven annoia bambini innocenti a differenza di Jovanotti, che ha un ritmo travolgente. Non posso dire nulla in difesa di Beethoven, il cui nome parla di per sé. Jovanotti e Allevi, secondo me, hanno in comune questo aspetto: scrivono pezzi che non hanno cambio di ritmo.
 Io non disdegno Jovanotti, che è una persona simpatica e un piacevole cantante, ma non apprezzo Allevi, e vi spiego perché. Allevi si finge un compositore classico, ma come può un compositore di musica d'arte non inserire neanche una minima variazione ritmica o melodica nei propri pezzi?
Le sue composizioni sono la trasposizione di motivetti pop, e neanche di grandissima qualità: se solo Allevi prendesse spunto dalle raffinate canzoni da piano dei Velvet Underground (Waiting for the man e All Tomorrow's Parties) io credo si vergognerebbe delle sue stucchevoli canzoni per pianoforte. Le sue canzoni, per quanto siano dal gusto retrò, possono essere piacevoli: ma quanti cantautori nel mondo scrivono canzoni come quelle di Allevi? Centinaia di milioni.
A me piacciono tanto i Beatles, ma non per questo li paragono a Beethoven. Chi tra i cantautori si sente un compositore di musica d'arte classico-contemporanea? Pochi ne conosco, forse solo Allevi. Come se Fabio Volo dicesse: Dante è noioso ed è più interessante Sveva Casati Modigliani. Per fortuna Volo non si paragona a Cavalcanti.

Marco Di Caprio.

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