martedì 23 luglio 2013

CRISI DEMOCRATICA.

[Questo articolo è una risposta a quello di Ilvo Diamanti dal titolo 'Brutta aria per la democrazia', apparso su Repubblica del 22 luglio]

Pd e Pdl hanno unito le loro forze per un governo di salute pubblica, anche se a tutto stiamo assistendo tranne che alla salute pubblica del Paese. La vicenda kazaka lascia il Paese indebolito da un punto di vista diplomatico e politico: un ambasciatore kazako entra in Viminale e dà ordini ai nostri agenti come se fosse diventato il nostro nuovo Ministro dell'Interno: l'opinione pubblica non sarà informata del misfatto se non qualche giorno dopo. Già nel 2003 abbiamo ceduto la sovranità sul nostro Paese a terzi, quando gli agenti della Cia hanno rapito l'imam Abu Omar. L'agente della Cia responsabile del rapimento è stato condannato ed estradato dalle autorità italiane, ma il governo filo-americano di Panama ne ha rifiutato la consegna. 

Siamo davvero poco credibili in ambito internazionale. E la politica poco si occupa di questa cosa: Letta mantiene Alfano al suo posto per evitare eventuali inasprimenti della nostra situazione economica e finanziaria. Il leader dei 5 Stelle Casaleggio afferma che il popolo si rivolterà contro le istituzioni poiché la crisi li ha troppo vessati. Il popolo, al contrario, dovrebbe lottare per rafforzare quelle istituzioni democratiche che vacillano, in maniera tale che i problemi di natura economica diventino di più facile soluzione per la classe dirigente. Per Casaleggio Internet sostituirà la democrazia rappresentativa e diventerà mezzo di governo diretto da parte dei cittadini: se il guru non rende open source il blog di Grillo, se non apre i server agli iscritti, il blog sarà uno strumento di sua esclusiva proprietà, e non sotto il controllo degli iscritti.

In Italia il concetto di democrazia è divenuto labile, poiché i cittadini non hanno in mano strumenti di autentica rappresentatività: l'attuale legge elettorale non consente un'autentica rappresentanza tra eletti ed elettori. Se condivido per alcuni versi la battaglia del Movimento 5 Stelle, d'altro canto la biasimo, poiché i pentastellati sono nient'altro che una controfigura del Pdl: un partito personale nelle mani di Grillo e Casaleggio. Se da questo lato il Pdl e i 5 Stelle sono simili poiché si riconoscono in leader padroni, d'altro canto il Pd rischia di morire per un dibattito interno che non è democrazia, ma oclocrazia. 

Se la democrazia e il dibattito interno sono sospesi sia nei partiti che in Parlamento, anche il nuovo esecutivo l'ha 'sospesa' proprio affinché la grande coalizione risolvesse i problemi di natura economica. Ma se non sono rafforzate le strutture democratiche, non si sconfiggerà la crisi. La vera e trasparente democrazia  che caratterizza gli altri Paesi europei fornisce ai cittadini solide istituzioni che garantiscano la trasparenza del potere; in questa trasparenza la corruzione non può portare lo sperpero dei fondi dei contribuenti come avviene in Italia. Se gli italiani non difendono i valori della democrazia, la crisi italiana sarà senza risoluzione: la crisi economica italiana, dopo il ventennio berlusconiano, è innanzitutto crisi democratica, sia da un punto di vista politico che sociale.         
Marco Di Caprio.

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