Per chi non lo sapesse, esiste un’associazione francese ben
strutturata e radicata chiamata “Front de libération des nains de jardin”.
Traduzione: “Fronte di liberazione dei nani da giardino”. Scopo
dell’associazione è preservare la libertà dei nani da giardino, rubandoli nelle
ore notturne nei vari giardini di città e paesi, cui consegue una degna
liberazione. Dove? Non si sa. Forse nel bosco. Quale? Non si sa. Ma non vi
ponete troppe domande, ultimamente chi se le pone viene bacchettato come
impuro.
Innanzitutto io copierei l’idea modificando leggermente: Fronte di liberazione DAI (e non DEI[1]) nani da giardino. In fin dei conti quanti
nani hanno tempestato la storia della nostra Italia, e continuano (sebbene
capigliature voluminose che falsano la reale statura[2]) a
caratterizzare la nostra storia?
La prima liberazione è quella che si celebra oggi, 25 aprile:
liberazione dal movimento fondato dal primo nano che ha fatto casini nella
nostra storia, Benito. Che sopravvive non solo come profilo scolpito nel Monte
Pietralata nella Gola del Furlo (al pari del Monte Rushmore), ma anche in tutti
quei Benito che si ritrovano piazzati questo nome sulla carta d’identità. E
alcuni nella mentalità. Eh già.
La seconda liberazione dovrebbe essere quella verso un
secondo nano, che ha caratterizzato un periodo mediatico basato sulla
televisione, al pari di Benito con la radio: egli è niente meno che Quello-Lì.
Un grande, guardate, è un grande: è riuscito a entrare per bene nella
mentalità di certi soggetti asserviti supini ancora a quel nome[3]. Alcuni
giornalisti di fama ormai affermata hanno fatto, della lotta al soggetto, la
loro bandiera e si sono imposti come grandi partigiani del fronte di liberazione
dai nani di Arcore con la conseguenza che il loro mestiere di giornalista si
fonda su una dicotomia intrinseca: trovare sempre il nemico per sopravvivere e così
poter far sentire la propria voce. Bene la seconda liberazione non può
avvenire, per il semplice fatto che c’è un terzo nano (dalla folta capigliatura
new age) che intralcia il tutto, sebbene dica che non è così. Questo nuovo nano
(che chiameremo fanculolo) appunto, in virtù del suo nome, manda a cagare tutti. Indi per cui ecco lo schema
base[4].
OBIETTIVO: Risollevare l’Italia dalla crisi. Punti
fondamentali da far passare ecc…, tutta la solfa che ascoltiamo/leggiamo almeno
3 volte al giorno.
Per arrivare a questo obiettivo serve un Governo che vari
LEGGI.
Questo Governo deve avere la maggioranza altrimenti non si
può costituire e non può legiferare (ovvero ANDARE AVANTI, ovvero RAGGIUNGERE
l’OBIETTIVO)
Per avere la maggioranza si può appoggiare fondamentalmente
a due forze politiche
- M5S: Con cui ha cercato perché rispecchia in molti punti lo
stesso programma del Pd e sembra poter convergere in alcune idee con cui è nato.
- PDL: che è l’anticristo
per il PD, rappresenta la macchia che
ha caratterizzato il periodo precedente a questo e ha decretato la crisi dell’Italia
Il M5S non vuole dialogare, non vuole dare la maggioranza
perché c'è fanculolo che dice appunto fanculo. Quindi visto che PDL e PD
ideologicamente sono inconciliabili non si crea maggioranza: PARALISI.
Il PD ora è obbligato a cercare dialogo con il secondo nano (PdL) perché, se non si crea maggioranza non si raggiunge l’OBIETTIVO.
Indi per cui solo per il bene del paese e arrivare all’obiettivo per il bene di tutti, il PD si sta suicidando, con lui Letta e tutti i suoi lettini ma preservando un nome intonso che non si è macchiato più di tanto le mani: Matteo Renzi. Quindi carissimi, stiamo assistendo al primo suicidio ideologico della storia dato da:
Indi per cui solo per il bene del paese e arrivare all’obiettivo per il bene di tutti, il PD si sta suicidando, con lui Letta e tutti i suoi lettini ma preservando un nome intonso che non si è macchiato più di tanto le mani: Matteo Renzi. Quindi carissimi, stiamo assistendo al primo suicidio ideologico della storia dato da:
A)
Un Movimento che fa finta di aiutare ma tira la
corda e ci manda tutti in paralisi solo perché fanculolo ripete il suo mantra.
B)
Una necessità di aiutare il paese con una
maggioranza che si crea solo per motivi di servizio. Il PdL è il solo
interlocutore e chiederà una posta tanto alta quanto la miriade di cavolate
demagogiche che sono state scritte in questi giorni.
Nasce oggi 25 aprile 2013 il Fronte di liberazione dAi nani
dal giardino-Italia. Non CLN ma FlNgI e vai sull’Aventino.
Miriam Di Carlo
[1] Così non rischiamo nemmeno beghe per i diritti d’autore. Ma tanto che ci importa, tra pochi anni neanche quelli serviranno più.
[2] Cfr.
Grillo.
[3]
Testimonianza diretta: ieri passando davanti al bar sotto casa un gruppo di
anziani signori discutevano di politica (ormai siamo tutti politologi, anche
noi). Ad un certo punto uno zittisce tutti urlando “Basta, Viva Berlusconi”.
Tiè, beccate questo e porta a casa. Amara tristezza.
Testimonianza indiretta: tutti in casa, dico tutti, abbiamo
un frutto inconscio del berlusconismo. Che sia un oggetto, un soggetto, un
pensiero. Purtroppo è entrato nelle case e al pari di Benito, vi rimarrà per
sempre. In quelle labbra rifatte, in quella smania di successo, in quella comicità becera fondata sulla
barzelletta e il doppio senso. Si chiama italiano-medio di ritorno.
[4] Mi
scusino i lettori per l’eccessivo schematismo della questione. Ossequi.
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