Kerry e la diplomazia euro-americana hanno minacciato l'embargo nei confronti della Russia qualora Putin dovesse continuare la sua marcia. Il leader russo non ha alcun interesse a occupare militarmente l'Ucraina, anche perché gli interessi dell'élite russa che vive in Europa e negli Usa sarebbero in pericolo nel caso di embargo. Nel caso di sanzioni contro i russi, sarebbe in pericolo anche l'Occidente stesso, che ha un punto di riferimento in molti uomini dell'alta finanza russa. Per motivi di natura economica Putin dovrà per forza dialogare con gli americani per trovare un accordo diplomatico in merito alla spartizione delle risorse che l'Ucraina offre in materia di gas.
Qualcosa nella diplomazia occidentale si sta spezzando: è stato proprio Putin a frenare l'attacco americano contro il laico Assad in Siria. Gli americani, negli ultimi venticinque anni, per opporsi a molte dittature hanno supportato estremismi e fanatismi che si sono rivelati ben peggiori dei regimi che hanno sostituito. La macchina diplomatica americana forse dovrebbe imparare da Putin, che per quanto sia un dittatore e un fanatico ha una visione della politica mediorientale molto più lucida di Obama e Kerry.
Marco Di Caprio.
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