Quattro ciocche di capelli bianchi mi sono cresciute
nell’ultimo periodo. Per chi mi conosce sa che sono cresciute mentre venivano
proclamati i risultati di queste elezioni: prima in testa il PdL (cavolo, fondo
un negozio di tette finte, sicuro che non avverto la crisi), poi il M5S. Le
ultime due ciocche: Presidenza della Repubblica. Dimissioni Bersani e il vero
non-partito dice a tutti che Dante lo avrebbe messo nella casella Infernale
creata ad hoc. Il nuovo girone reca
la dicitura “Pd” in cui la legge del contrappasso è rappresentata da mille
Berlusconini piccoli e piccini (alcuni con bandane, altri con cappelli di
paglia, altri con occhiali da sole, altri in giacca e cravatta) che come
demonietti spiritati punzecchiano le natiche dei vari esponenti del Pd.
In tutto ciò Grillo si sente tagliato fuori. Lui, così
disponibile al dialogo invece è stato mandato a fanculo per una triste legge
del contrappasso. Nel suo post da Leopardi incompreso dice a proposito degli
elettori del M5S: “disprezzati come poveri coglioni di passaggio”. Anzitutto la
peggiore delle etichette che puoi dare
all’uomo-medio-italiano-privo-di-autorionia è coglione. Può essere buffone,
stronzo[1], ma mai,
dico mai un uomo accetta “coglione” o anche “casca-p****” che è un sinonimo in
fin dei conti. Quindi 1)povero; 2)coglione; 3) di passaggio cioè non degno di
nota, cioè insulso. Insomma Grillo ha etichettato con tre pennellate quello che
pensa di se stesso e riversa sul turpiloquio tutta la frustrazione dei
fallimenti di sogni troppo da “rosa mistica”. Ma non considera quella fetta di
elettori che, aficionada del Pd ha
dato il cosiddetto “voto di protesta” per far salire dall’Inferno almeno al
Purgatorio il Pd.
E ora Bersani fa la voce grossa, le spalle si fanno ampie e
forti: “Per Governo Letta, Pd tutto compatto”: a Bersa, ma non lo potevi dire
prima? Adesso che stai nell’Inferno vuoi essere compatto? Baffetto intanto se
la ride sotto i baffetti anche se non ha ottenuto un Ministero. E Civati prova
a fare quello che si pensa da tempo: scissione nel Pd, chi è d’accordo con
larghe intese va con Letta, chi non è d’accordo va all’opposizione con
coerenza. Ma anche qui, ci vuole un bel calice di vino, una lettura rassicurante
e poi si rientra nei ranghi. Non si può, dobbiamo passare da ciauscolo a
soppressata: unione, unità.
Quindi questa domenica giochiamo a “Ok, il prezzo è alto”:
100, 100, 100. Pronti? Via.
Agli Interni e Vicepremier proponiamo oggi un comodo Alfano
Angelino, per gli amici Alf-Alf[2]. La
proposta di oggi prevede una laurea in Giurisprudenza e un dottorato poi
poltronissima in Parlamento a piedi pari. E’conosciuto per il cosiddetto Lodo
Alfano[3] poi
dichiarato anticostituzionale: ma Alf, non te lo avevano insegnato
all’università che certe cose non si fanno?
Alla Difesa la proposta della domenica è niente popò di meno
che Mauro Mario (il primo è il cognome il secondo il nome). Laureato in
filosofia, milita prima nel Popolo delle Libertà e poi arriva a Scelta Civica,
coerentemente con la sua appartenenza a Comunione e Liberazione: aggiudica così
una vittoria dopo la sconfitta di Scola al Vaticano per i ciellini.
Agli Esteri proponiamo un’agguerrita e tenace Bonino Emma.
Per quanto riguarda i miei studi linguistici sul linguaggio parlamentare posso
solo dire che ha contribuito nell’imporre la voce della donna in un ambiente
prettamente maschile, che non segue un discorso scritto (per cui frequenti sono
attacchi ad personam e periodi basati
prevalentemente sull’oralità e dalla sintassi semplice, piana ma diretta), che
ha tenuto testa ad Amato Presidente del Consiglio per diverse volte, che in
passato è stata troppo uterina e veemente nelle sue esternazioni. Nel suo
intervento per la fiducia al Governo Amato rivendica il conio della parola
“partitocrazia”[4] inteso
come ‘potere dato in mano ai partiti’ e insieme ai radicali cerca di farsi
portavoce della lotta contro l’egemonia dei partiti. Usa parole buffe come
“papocchio” o “pateracchio” ma siamo sicuri che non le usi in ambiente estero
e, anche se le dovesse usare, gli altri non capirebbero niente. Quindi
confidiamo nel fatto che così come è incomprensibile spesso in italiano, sarà
altrettanto all’estero dando l’idea di un’Italia autosufficiente e competente
con un piano ben deciso e strutturato. E’ la voce giusta per dire bugie. Intanto
su di lei si aggira l’ombra di baffetto che come sciacallo-Dissennatore vuole
darle il bacio della morte.
Alla Giustizia la nostra proposta prevede Cancellieri Anna
Maria. Scienze politiche è la facoltà di laurea, contribuisce ad abbassare
l’impiego di botox tra le donne in Parlamento (rarità di questi tempi), ha
fondato un circolo di uncinetto che potrebbe costituire nuovo sbocco di lavoro
per giovani menti.
All’economia ecco che arriva sulla nostra pedana di “Ok” Saccomanni
Fabrizio. Un curriculum ben fornito, assieme a diverse onorificenze
contribuisce alla fiducia che potremmo accordargli se non fosse per il libro
che ha scritto “Tigri globali, domatori nazionali”. Non avendolo letto non
posso dire nulla ma sembrerebbe un incoraggiamento all’austerity o una disamina
del fenomeno-Cina[5].
E alle Riforme istituzionali? Sì, oggi c’è Quagliariello
Gaetano. Dopo la laurea in Scienze politiche e aver esercitato la sua
professione di docente universitario alla LUISS di Roma passa dai Radicali a
Forza Italia. Sulla natura dei Radicali si è pensato che alcuni di essi siano come
i pompelmi: appaiono come arance e poi ti ritrovi amaro in bocca. Vedi
Capezzone.
Allo Sviluppo di un paese che sta in un bel viluppo c’è
Zanonato Flavio. Questo sconosciuto (almeno per me) ha una biografia di due
righe ma tutta promettente e mi sono ritrovata con un sorriso ebete sul viso a
leggere: “Cresciuto in un quartiere popolare, proviene da una famiglia operaia
e cattolica. Il suo impegno politico inizia negli anni dei movimenti
studenteschi. In breve tempo diventa consigliere comunale e segretario
provinciale del Partito Comunista Italiano.”. Poi cade nella trappola Pd e si
ritrova nel girone infernale con tutti i Piddini. La moglie-Andromaca, prima
della trasferta a Roma, lo ha salutato come uomo che va al fronte: panino con
la frittata e biancheria pulita.
Agli affari europei la proposta del giorno indica Moavero Enzo
che-ha-fatto-un-fracco-di-cose. Curriculum vitae scritto in carta pecora, dovrà
fronteggiare la Merkel e la sua figura, sebbene esile al confronto, promette
bene. Se tutto dovesse fallire, propongo che Maria Montessori venga sostituita
con Rita Levi Montalcini e che venga data maggiore dignità al taglio delle 2000
£, introvabili e dal colore antiestetico.
Eccolo là, ha saltellato fino alle Infrastrutture Lupi Maurizio
cui dico direttamente: la decadenza dell’impero romano e dei grandi regni si
vide prima di tutto nella fatiscenza e non curanza delle vie di comunicazione.
Tra pochi anni tutti ci diamo al brigantaggio nelle foreste o diamo un po’di
fondi per queste strade, treni, metro and so on?
Alle Politiche Agricole una giovane proposta: De Girolamo Nunzia,
simbolo privilegiato del grande inciucio perché, appartenente al PdL si è
sposata con Boccia del Pd. Nasce così Gea, prova che dall’unione di acqua e
terra può nascere il mondo. Visione troppo romantica, ma smentisce tutti quelli
che non tollerano chi la pensi diversamente da loro e pensano che l’antipatia
personale sia influenzata dall’opposto credo politico. Anche noi abbiamo dei
dubbi, perché se c’è vera ideologia, difficile è l’armonia. Così sia. Laureata
in giurisprudenza ora dovrà rappresentare all’estero il peperoncino di
Soverato, gli arrosticini abruzzesi e la mozzarella di bufala. Indicatissima.
Rullo di tamburi per noi giovani….Istruzione, Università e
ricerca: Carrozza Maria Chiara. Nel su CV ricorre per ben 47 volte il prefisso bio-. Laureata in Bioingegneria
Industriale, si occupa della microingegneria biomedica e in particolare
progettazione di strumentazione biomedica. Si cimenta nella biorobotica,
biomeccatronica, bioingegneria industriale per applicazioni biomediche. Si
dedica a progettazione di bio-ispirati e biomeccatronici. Quindi bio-speriamo
nella bio-boccata di “vita” che ispira questa bio-figura.
Alla Salute - Beatrice Lorenzin
Al Lavoro e Politiche sociali - Enrico Giovannini
All’Ambiente - Andrea Orlando
Ai Beni culturali e Turismo - Massimo Bray
Alla Coesione territoriale - Carlo Trigilia
Agli Affari regionali, sport e turismo - Graziano Delrio
Alle Pari opportunità, sport, politiche giovanili Idem Iosefa.
Passa il testimone, la Carfagna, che lo passa alla Fornero che lo passa alla
principessa olimpica Idem. La Apple si vuole ispirare ad una nuova proposta
tecnologica partendo proprio dal suo nome (ignorando l’origine latina): I-dem
in cui dem sta per on demand o democracy?
Ai Rapporti con il Parlamento - Dario Franceschini (Se i
risultati sono quelli del Pd, siamo del gatto)
All’Integrazione la proposta più allettante è Kyenge Cecile.
La Lega ha avuto uno sfogo urticante di massa e Maroni è stato frustato da
Bossi. Grillo ha avuto una paresi facciale. Questa donna meravigliosa è
laureata in Medicina e Chirurgia specializzandosi in oculistica. IN tutto ciò
ha fondato e collaborato con diverse associazioni pregevoli tra cui una che si
occupa del Congo. In tutto ciò ha due figlie. IN tutto ciò ha un sangue
italiano più italiano del nostro che ci ammazziamo senza impegnarci: lei ci ha
messo la faccia e il coraggio di un leone.
Alla Pubblica Amministrazione- Giampiero D'Alia.
Come Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio - Filippo
Patroni Griffi
Bene. Dopo l’analisi sì fatta direi che questo Governo nasce
come Spinta di Archimede. Prendete una pallina di plastica (che noi per
comodità chiameremo Berlusconi). Ora tenetela premuta fino al fondo del lavabo
pieno d’acqua per cercare di farla affondare. Quando avrà toccato il fondo
(dichiarando un’uveite) lasciatela di botto: vedrete che schizzerà fuori
dall’acqua con una forza pari ed opposta alla spinta che avete esercitato su di
essa recando sulla sua superficie la scritta IMU e prendendovi direttamente in
faccia.
Miriam Di Carlo
[1] Anzi per
alcuni (che considerano la mitezza segno di debolezza, e l’ironia una strana
associazione di oggetti-soggetti uniti in maniera sconnessa) è un complimento
perché enfatizza la loro virilità non considerando che stronzo significa
appunto escremento dalle forme ben tornite.
[2] Per i
nemici non lo diciamo perché già abbiamo abusato con parolacce nel precedente
paragrafo. Diamo un indizio “Testa di c****”. Ci dispiace se siamo stati così
oscuri ed enigmatici nell’occultare il soprannome ma non potevamo fare
altrimenti.
[3] Lodo
Alfano che consisteva nella proposta di immunità alle quattro cariche seguenti:
Presidente della Repubblica, Presidente del Senato, Presidente della Camera dei
deputati e Presidente del Consiglio in cui veniva sottolineato con pennarello
rosso questa ultima dicitura con una postilla che diceva “lo facciamo per
tutti, è carità cristiana”.
[4] Conio
smentito nel mio studio poiché già esisteva dal 1942.
[5] Non lo
saprò mai perché non avrò mai la forza di leggerlo. Leggetelo voi per me e poi
me lo dite.
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