Letta invita Grillo a fermare gli insulti: il presidente del Consiglio ha affermato che lui toglierà lo stipendio ai ministri, mentre il Movimento 5 Stelle non ritocca la diaria come aveva promesso. Grillo sbaglia ad insultare e a offendere, come sempre. Ma in questo caso non ha torto. Letta aveva annunciato nel suo discorso di insediamento di voler tagliare i fondi ai ministri parlamentari. In realtà ha pianificato di retribuirli con la stessa somma dovuta da accreditare alla loro indennità di onorevoli. Scrive Grillo:
Non accettiamo lezioni da una persona che si tiene stretta i 46 milioni di euro di rimborsi elettorali del pdmenoelle, mentre il MoVimento ha rinunciato a 42, e i cui parlamentari prendono lo stipendio pieno, mentre quelli del M5S se lo sono già dimezzato.
Ha ragione Grillo quando dice che i parlamentari 5 stelle si sono già tagliati lo stipendio. Hanno decurtato 2500 euro dalla loro indennità, ma questi sono ancora pochi rispetto a quanto annunciato in campagna elettorale. Letta, d'altro canto, non può parlare di taglio dei costi alla politica, se si terrà stretto la somma dei rimborsi elettorali.
I dirigenti del Pd avevano detto che è impossibile tagliare il finanziamento al loro partito, perché il partito ha dipendenti in tutta Italia. Ma non è giusto che queste persone percepiscano uno stipendio con i soldi dei contribuenti. Il presidente del Consiglio non può parlare male del Movimento 5 Stelle perché si è tenuto la diaria, visto che i suoi parlamentari non hanno ancora proposto in Parlamento una riduzione di stipendio.
Il Pd, per poter criticare Grillo, deve almeno decurtare 2500 euro a ciascun parlamentare. Il Movimento 5 Stelle, d'altro canto, deve far sì che siano rispettati gli impegni con gli elettori per quanto riguarda il dimezzamento dei propri stipendi, poi potrà lamentarsi quanto vorrà delle mancanze altrui. Prima di parlare, entrambi gli schieramenti dovrebbero agire. A ciascuno il proprio compito.
Marco Di Caprio.
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