domenica 12 maggio 2013

LA CADUTA.

Il Caimano è nudo, ma è disposto ancora a tutto. Annaspa, si dimena, riemerge, poi è sommerso di nuovo, convulsioni, spasmi, poi riemerge di nuovo. Ha avuto anche un lieve malore ieri dopo il comizio: data la sua età e i suoi problemi di salute, non è in grado di tenere testa, come ha fatto in passato, ai contestatori. E' anche vero che persino per un ventenne sarebbe impossibile tenere un comizio accerchiato da migliaia di contestatori indignati. 

Quello-lì (così chiamo il Caimano) ha fatto il grave errore di  organizzare il comizio in una piccola piazza di una cittadina come Brescia; se l'avesse organizzata in una piazza più grande, i contestatori sarebbero stati più lontani dal palco. Ma lo stesso ci sarebbero stati. 

I seguaci del Pdl erano i soliti fanatici che hanno manifestato anche in Piazza del Popolo; gli indignados invece si sono organizzati tramite i social network e in poco tempo hanno formato un cordone attorno al Caimano. Questa non è solo la fine politica di Quello lì, ma anche il suo declino mediatico: la rete è libera e può diffondere idee senza controlli preventivi. Per lui sarà inutile mandare in onda stasera un filmato per difendersi dalle accuse di bunga-bunga: la verità sulle feste è ampiamente dibattuta in rete.  

Il Caimano non poteva prevedere che numerosi contestatori avrebbero presidiato la piazza: internet è un mezzo veloce di diffusione delle informazioni e batte di gran lunga la vecchia e faraonica organizzazione degli anziani seguaci del Pdl. Ma se il Caimano è nudo, non è detto che sia completamente finito. Ora è al governo non perché è ancora politicamente credibile, ma perché un Pd totalmente incompetente lo ha scelto come interlocutore politico.


Ieri in Piazza Santi Apostoli si è vista un'altra manifestazione, di leader e militanti pacifici, che intendono difendere la Costituzione e la Repubblica dagli attacchi sovversivi del Caimano. Vendola si è mostrato giustamente indignato per la scelta del governissimo, ma non ha auspicato la caduta dell'esecutivo. Ha mandato i suoi migliori auguri a Letta, affinché faccia le riforme necessarie. 

"Sinistra e Libertà" è riuscita a raggruppare anche molti delusi da un Pd che non sa parlare più al suo elettorato. Un Pd logorato, chiuso al mondo da una classe dirigente corrotta e collusa con un vecchio sistema politico fallimentare. La classe dirigente del Pd ieri ha eletto segretario del partito Epifani con un plebiscito di voti. Uno stesso plebiscito, sancito dalla base elettorale, vuole la dipartita dei vecchi dirigenti di partito e un rinnovamento. 

Bersani ha detto che si vince insieme e si perde da soli, ma non ha perso da solo. L'ex-segretario dovrebbe guardare in là del proprio naso: la sua sconfitta ha trascinato nel baratro i suoi elettori. Bersani non può vedere la loro insoddisfazione perché essi non si radunano più ai comizi del Pd. Se Bersani andrà ai comizi del Pdl o di Sel, forse cambierà opinione: si vince insieme e si perde, ahimè, insieme.

Marco Di Caprio.
        

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