martedì 7 maggio 2013

CORRUZIONE CHE MOVE IL SOLE E L'ALTRE STELLE.

Stasera, mentre discutevo con un amico, un anziano, geologo in pensione, ha detto a noi: beata gioventù.  Eh insomma, signore, sa di questi tempi, gli ho risposto io! Perché quali problemi ha oggi la gioventù, con tutti quei telefonini e gli i-pad? Io sono nato nel '45, e quando ero giovane c'era ancora tanta povertà. Non lo metto in dubbio, dico io, ma spero che la povertà non ritorni in Italia. E' vero che non c'è lavoro, aggiunge lui, ma il problema è la saturazione del mercato dei prodotti: l'industria italiana non può produrre, perché è in fase di sovrapproduzione. Sì, aggiungo io, e dove mettiamo il problema della corruzione e dell'evasione fiscale? Lui mi ha detto che la corruzione è come l'amore, il motore del mondo. 

E che cosa ne pensa di Berlusconi? Beh, non è una persona onesta ma chi lo è in Italia? Poi c'ha tanti di quei soldi che non avrebbe bisogno della politica. Lo fa per il bene del paese. E il problema della disoccupazione giovanile? Avete una vita davanti, c'è tempo per trovare lavoro. 

Dopo questa affermazione avevo le idee confuse: qual è la generazione perduta, la mia o la sua? Purtroppo i giovani sanno benissimo che urge un cambiamento radicale. Ovviamente anche parte della mia generazione ha le idee di questo signore. Ma è innegabile che molti italiani, in passato, hanno spesso prosperato grazie a parassitismo e pensionamenti facili ed anticipati. 

A chi mi risponde che le industrie non hanno mercato, dico che dobbiamo investire in ricerca e sviluppo per creare nuovi prodotti. A chi dice che Quello-lì (il joker di Arcore) non avrebbe motivi di natura personale per fare politica, rispondo che impiegherà il suo potere politico solamente per bloccare i suoi tre processi ancora in corso, non per il bene del Paese. 

Se nessuno è onesto in politica e nelle istituzioni, questa non è di certo una nota positiva. Se molti politici sono ladri, non posso giustificarli. Se tutti rubano, non è come se non rubasse nessuno. L'atto di rubare equivale a sottrarre con il sopruso ad un altro qualcosa che non è tuo. Nel caso dello Stato italiano, la classe politica ha depauperato i contribuenti dei propri soldi per fini illeciti. E per questo ladrocinio ha aumentato le tasse. E con questo ladrocinio ha dato il via alla corruzione. 

L'anziano signore ha continuato dicendomi che è giusto evadere se le tasse sono troppo alte. Ma se la classe dirigente ruba, è ovvio che è costretta poi ad aumentare le tasse, e tutto a scapito dei contribuenti. Essi sono derubati due volte: la prima volta depositano soldi nelle casse dello Stato per opere che non saranno fatte, poi depositano triplicata la somma precedentemente sborsata, che è stata intanto accreditata illegalmente da terzi, che dovrebbero essere amministratori del patrimonio di tutti. 

La classe dirigente che attinge ai fondi statali illegalmente è un'organizzazione criminale come la mafia. Non è ammissibile la frase "tutti rubano, quindi nessuno è ladro": i mafiosi impiegano lo stesso motto per giustificare le proprie malefatte. E se osi dire loro voi siete delinquenti, vi sarà risposto: tu sei delinquente. Poi dovrai difendere te stesso dalle accuse infamanti di chi davvero ha rubato. 

Abbiamo bisogno del cambiamento e di speranza: HOPE, YES WE CAN, CHANGE WE NEED era il motto di Barack Obama per le elezioni del 2008. Obama ha sbagliato anche molto nella politica americana, ma ha rappresentato un cambiamento. E anche se è stato molto moderato, ha rivestito un cambiamento necessario. Anche l'Italia ha bisogno di questo. Cominciamo a rispondere a tono a chi dice che la corruzione è come Amore, invincibile motore del mondo. 

 Marco Di Caprio.

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