There's a time when the operation of the machine becomes so odious, makes you so sick at heart, that you can't take part! You can't even passively take part! And you've got to put your bodies upon the gears and upon the wheels…upon the levers, upon all the apparatus, and you've got to make it stop! (Mario Savio)
Becchi ha affermato che, se le situazione politica resta ferma, la gente imbraccerà i fucili. La situazione, anche se critica, non è ancora drammatica, perché la gente non ha fame: le giovani generazioni, anche se non hanno futuro, possono ricorrere ancora a quei, seppure pochi, risparmi che i genitori e le famiglie hanno a disposizione. L'emergenza della disoccupazione giovanile è sicuramente quella più preoccupante.
E' vero, come ha affermato Marco Travaglio giovedì sera (Servizio Pubblico) , che gli anni di piombo sono sorti dalla difficoltà che molti avevano di trovare rappresentanza politica. In Italia la Democrazia cristiana ha governato ininterrottamente dal 1945 al 1992. Dagli anni Sessanta si è spezzato il Fronte Popolare che univa socialisti e comunisti, e i primi sono entrati al Governo. Nel 1976 il compromesso storico è stato portato a termine: in quegli anni anche i comunisti non facevano più opposizione. Molti giovani, esasperati, hanno dato vita a stragismo e terrorismo perché pensavano che solo l'azione armata potesse cambiare una situazione politica immutabile. Lo stragismo e il terrorismo, per fortuna, sono stati per fortuna annientati ed emarginati.
Oggi viviamo un nuovo compromesso storico: l'intesa tra Pd e Pdl. E l'accordo si sta rivelando un boomerang per il centro-sinistra, in calo vertiginoso di consensi. Come ha evidenziato Scalfari stamattina su Repubblica, e come io stesso avevo pensato prima di leggere il suo fondo, Quello lì ha posto due condizioni che il Pd ha il dovere di evitare: la sospensione dell'IMU e l'introduzione della Convenzione per le riforme.
Innanzitutto, se l'Imu verrà abolita, il Tesoro avrà almeno 4 miliardi di gettito in meno. Ma non è giusto che una tassa così importante per le nostre finanze sia abolita del tutto, anche per chi è ricco e può pagarla. L'Imu dovrebbe essere riformata: i più poveri devono esserne esenti e i più ricchi devono pagare. Io stesso ho visto, passeggiando per Roma, annunci di case di lusso: a Piazza Barberini, vicino al Grand Hotel, c'è una vetrina dove ci sono annunci di ville, di cui una costa 6 milioni di euro. Se ci sono questi annunci, ci sarà anche chi è disposto a comprare: queste persone non possono essere esentate dall'Imu.
Per quanto riguarda la Convenzione, essa non è di certo indispensabile: già esistono le Commissioni parlamentari in sede referente, deliberante e redigente, le quali possono benissimo lavorare sulle riforme. Le proposte del centro-destra non alleggeriscono le casse dello Stato. Il taglio dell'Imu crea un buco nel Tesoro, mentre l'istituzione della Convenzione per le Riforme porta maggiori spese.
Il centro-sinistra dovrà svincolarsi dal ricatto di Quello-lì, altrimenti rischierà di apportare danni, di cui esso stesso risponderà davanti ai suoi elettori. Un altro tema spinoso riguarda la presidenza della Commissione al Joker di Arcore: lui vorrà presiederla per ottenere un plauso bipartisan e per diventare eleggibile davanti agli italiani come prossimo Presidente della Repubblica.
Ma chi avrebbe il coraggio di eleggere Quello-lì, alle prossime elezioni presidenziali, quando e se si dimetterà Napolitano? Non credo sarà mai eletto. Se un evento del genere dovesse avvenire, diventeremmo la barzelletta dell'intero pianeta.
Mi chiedo inoltre, con grande preoccupazione, quale sarà lo scopo del prossimo esecutivo. Letta, poi, non ha ancora indicato quale sarà di preciso la sua agenda. Ha fatto tante proposte interessanti durante il discorso di insediamento, ma dovrà indicare di preciso come farà a diminuire la disoccupazione e a portare il paese alla crescita e con quale copertura economica. Io penso innanzitutto che urga al più presto un piano per creare nuovi posti di lavoro. Se questo governo continuerà ad essere reticente in materia, sarà un Berlusconi V.
Marco Di Caprio.
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