martedì 18 giugno 2013

CHE COSA E' CAMBIATO?

Dopo la vittoria di Marino che cosa è cambiato nella maggioranza? Non molto. Il congelamento dell'aumento dell'Iva sarà effettuato: è un provvedimento a mio parere giusto, poiché colpisce la classe media, che dovrebbe invece ricominciare a spendere piuttosto che ricevere maggiore pressione fiscale sui consumi.

Ovviamente il congelamento dell'Iva preoccupa Saccomanni, il quale dubita ci possa essere la copertura di questa manovra. Vorrei replicare che il governo ha tutte le risorse a disposizione per garantire la copertura di questa manovra: riduzione del numero dei parlamentari, riduzione degli stipendi e tagli agli sprechi, abolizione del finanziamento ai partiti. La classe politica ha dimostrato di non voler prendere seri provvedimenti a riguardo, e io credo che questa scelta continuerà ad inasprire la sfiducia dei cittadini nei confronti di questo esecutivo. 

Un altro aspetto negativo che biasimo è la scelta del Partito Democratico di non rivendicare le proprie scelte con decisione: il congelamento dell'Imu e dell'Iva, argomenti che stanno a cuore al centro-destra, sono importanti anche per l'elettorato di centro-sinistra, soprattutto per il ceto medio, che non potrebbe affrontare l'aumento della pressione fiscale. Il Pdl ovviamente mostra questi provvedimenti come propri successi,  perché erano nel proprio programma elettorale; ma questi erano tra i punti anche in comune con il centro-sinistra. In questo caso non biasimo il Pd per averli messi in atto: importa poco l'ideologia, quando si deve provvedere per il benessere di quei ceti che sono maggiormente svantaggiati da un punto di vista economico.

Le elezioni hanno sortito un effetto evidente sul Movimento 5 Stelle, in cui assistiamo, evento prevedibile, ad una implosione totale. Grillo ha lanciato un sondaggio tra coloro che sono a favore o contro la senatrice contestatrice. Lo stesso Grillo ha meditato l'idea di poter lanciare un sondaggio su di sé, i cui risultati positivi saranno manifesti a prescindere dal reale esito e truccati da colui che gestisce i server del suo blog, cioè Casaleggio.

Il Movimento 5 Stelle sta implodendo per un motivo semplice: molti militanti si stanno accorgendo che Grillo non fa gestire la piattaforma politica ai militanti, ma decide tutto da solo. La sconfitta del Movimento ha portato ad un dibattito interno: avendo molti compreso che la linea del capo non attira più gli elettori scontenti, i militanti vorrebbero poter discutere autonomamente su nuove proposte. I militanti di Grillo non sono infatti come i berlusconiani, abituati ad obbedire al capo: molti sono ex-simpatizzanti o militanti del centro-sinistra o moderati del centro-destra, abituati al dialogo e pronti ad una dialettica interna all'interno dei loro originari schieramenti politici. Molti parlamentari dei 5Stelle sono, infine, persone che mai sono state in politica: questi neo-deputati e neo-senatori vorrebbero realmente provare a cambiare le sorti del Paese; non sono intenzionati ad assentire in maniera passiva ai diktat di Grillo, ma vogliono ragionare in completa autonomia, meditando sulle proposte più opportune per il bene del Paese e per l'interesse collettivo e per l'interesse generale.

 A mio parere questi due tipi di interesse andrebbero tutelati da tutti gli schieramenti politici: le controversie tra i partiti dovrebbero nascere per tutelare gli interesse collettivi, da cui derivi anche l'interesse del singolo, piuttosto che per tutelare l'interesse dei singoli , dai quali spesso si evince un contrasto omertoso e impunito con l'interesse della collettività. Cito come esempi di contrasto tra interesse del singolo e interesse collettivo - esempi puramente casuali - l'egoismo di Grillo, la disonestà di Quello lì e gli inutili sofismi del Pd.

Marco Di Caprio.  

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