martedì 4 giugno 2013

VOTA IL SITO DI LEGNO.

Grillo ha proposto di votare un premio, il microfono di legno, per il peggiore giornalista. Continui sono diventati gli attacchi alla stampa da parte del leader dei 5 Stelle. Secondo me, queste sortite sono davvero inopportune. E' giusto che si difenda la libertà di informazione, che in Italia è minacciata dalle reti dell'ex-premier. Ma a chi giova? Grillo combatte Quello-lì da quando il M5S è comparso sulla scena politica, ma spesso è sembrato essere il suo migliore alleato, piuttosto che avversario.

Perché Grillo lancia un sondaggio sulla libertà di stampa, se allontana tutte le telecamere indistintamente dai suoi comizi? Perché chiede chi è più fazioso e chi meno, se dice di non avere fiducia nei giornalisti italiani? Il suo qualunquismo lancia un messaggio nocivo all'elettorato: tutti sono come i dipendenti Mediaset. E così facendo, Grillo rende i suoi elettori non lettori, spingendoli a non avere una propria coscienza critica ma ad obbedire solo ai suoi dogmi e ai suoi mantra.


       Nel novembre del 2010, per difendersi dalle accuse a sfondo sessuale, l'allora premier disse "Non leggete i giornali, vi imbrogliano": .  Non è stata la prima volta che si è scagliato contro la stampa: avrei un lungo elenco da proporre, ma proporrò solo altri due esempi. Già nel 2005 Quello-lì affermò, senza vergogna, a Ballarò che la sinistra aveva in mano tutto, giornali, radio e televisioni, strumenti di una persecuzione mediatica verso di lui. In un convegno dei giovani del Pdl, nel settembre del 2009, poi consigliò loro da buon padre: "Non leggete i giornali, è tempo sprecato".

            Ora Grillo cosa chiede ai suoi elettori, di non leggere i giornali? Anche se non lo fa in maniera esplicita, mentre denigra il mezzo stampa, autorizza le persone a credere che i giornali siano tutti uguali, e in negativo. L'Italia è secondo le statistiche al 69esimo posto in graduatoria per la libertà di stampa (Freedom House), e ciò non è un segreto. Tutto questo è dovuto all'opera di Quello-lì, che ha fatto un uso strumentale del mezzo stampa per salvaguardare i suoi stretti interessi personali. Ma forse non è solo il Joker un problema notevole per la stampa italiana.

    Grillo, secondo me, rimane troppo sul vago: attacca tutti, in maniera qualunquista, ma non specifica bene mai nulla. Ciò che rende il mondo della stampa insopportabile, in Italia, è l'intreccio tra politica e giornalismo, indissolubile, come se fossero una cosa sola entrambe. Questo è comprovato dal fatto che molte sono le notizie di politica interna sui nostri quotidiani e pochissime quelle di politica estera (come esplicato da Raffaele Nappi, giornalista del Corriere dell'Università, nella sua tesi di laurea ).  Molti quotidiani sono di partito, altri ricevono finanziamenti dai partiti, e quasi tutti finanziamenti pubblici. Di questo Grillo ha già parlato, e su questo sono d'accordo con lui. Ma il leader 5 Stelle attacca tutti indiscriminatamente, soprattutto quelli che criticano aspramente la gestione esclusiva e non trasparente del suo partito. Grillo provi ad accettare qualche critica, altrimenti, al posto del microfono di legno, i visitatori del suo spazio web voteranno il sito di legno.

Marco Di Caprio.

Nessun commento:

Posta un commento