domenica 29 settembre 2013

Bye Bye Silvio!

Il Caimano fa dimettere i suoi ministri, ma molti di loro si allontaneranno dalla linea dettata dal Capo. Se fino ad oggi i membri del Pdl gli hanno sempre obbedito, stavolta questa abitudine sarà spezzata. Quello lì non ha idea di dove lo condurrà la scelta di abbandonare Letta: alle elezioni anticipate e ad una nuova vittoria o all'opposizione e agli arresti domiciliari a vita? Io penso che quest'ultimo sia lo scenario più probabile. Temeraria la scelta del Caimano, ma forse obbligata: Letta non è disposto a concedergli un salvacondotto o un'amnistia che possa donargli la libertà; il premier non potrà concedere al Cavaliere l'unica riforma che a lui sta a cuore, quella della giustizia. Il Senato dovrà ora votare il 5 ottobre la sua decadenza; ma anche se Quello lì non sarà decaduto, riceverà l'interdizione dai pubblici uffici e quindi anche dal suo seggio di parlamentare, provvedimento che sarà bloccata solo in caso di amnistia. Il Caimano è ormai è accerchiato, solo e indebolito. La sua unica speranza per riottenere la libertà è rappresentata da elezioni in cui avesse una maggioranza come quella del 2008: è un'utopia. Inoltre difficile che si andrà alle elezioni anticipate: Letta ha quasi sicuramente i numeri di molti transfughi pidiellini per formare un nuovo esecutivo. Molti del Pdl sanno che il potere di B. è ormai tramontato, preferiscono il presente certo di un Letta bis piuttosto che un futuro incerto, in cui precipiterebbero nel baratro con il loro capo. Martedì il premier chiederà la fiducia alla Camera e quasi certamente la avrà. E Quello lì, vicino alla decadenza e all'interdizione, sarà alla mercé delle procure, pronte ad affidarlo in custodia cautelare per i suoi tanti processi in corso. L'anno di arresti domiciliari sarà così prolungato a oltranza.  Bye Bye Silvio.


Marco Di Caprio.

Nessun commento:

Posta un commento