giovedì 29 maggio 2014

LE BUGIE RENZIANE


Domenica 25 maggio si sono tenute le elezioni europee in tutti i paesi del nostro apparentemente unito continente. In Germania si è confermato il partito del rigore di Angela Merkel, mentre in Francia e in Inghilterra hanno vinto gli euroscettici. Il risultato però più sorprendente è quello che ha colto l'Italia. Il Partito democratico - che non ha più nulla della sua tradizione socialista - guidato da Matteo Renzi, ha ottenuto un plebiscito del 40,8 %; ha in questo modo doppiato il Movimento 5 Stelle e il suo alleato di governo Berlusconi. 


Gli italiani hanno confidato appieno nel presidente del Consiglio in carica,   dimenticando le promesse fatte e non mantenute da Renzi. Già si sono fidati per venti anni di Berlusconi,nonostante fosse subito evidente che Silvio avesse un istinto innato nel mentire. Ora gli italiani si affidano di nuovo a un bugiardo che in quattro mesi di governo ha mantenuto solamente una promessa - quella degli ottanta euro - che si è rivelata la più spendibile da un punto di vista elettorale. Un popolo che si accontenta solamente di ottanta euro esige davvero poco per se stesso. "Sempre meglio di niente" è l'idea di tanti italiani, che dimenticano le promesse non rispettate da Renzi. Io voglio elencarvele per farvele ricordare:  

  • Renzi - in veste di segretario del Pd - ha spesso confermato che non avrebbe mai 'fatto le scarpe a Letta'. Il 22 febbraio 2014 Renzi si è smentito clamorosamente, costringendo il presidente del Consiglio Enrico Letta alle dimissioni e prendendo il suo posto. 
  • Durante un intervento durante la trasmissione di Lilli Gruber su La7, Matteo Renzi a gennaio ha detto: "governerò il Paese solo attraverso le elezioni, non con inciuci di palazzo". Il 22 febbraio Renzi è andato a Palazzo Chigi senza ricevere un'investitura popolare. 
  • L' 8 dicembre 2013, dopo aver vinto le primarie del suo partito, Matteo Renzi ha detto: "No al bipolarismo, no alle larghe intese". Il 22 febbraio 2014 Angelino Alfano, ex-delfino di Berlusconi, è confermato ministro dell'Interno nel governo Renzi. 
  • Renzi, qualche giorno prima della formazione del suo esecutivo, afferma: "I ministri del mio governo saranno solo dieci di cui cinque donne." I suoi ministri restano sedici come nel governo Letta. 
  • Dopo la sconfitta alle primarie del dicembre 2012 contro Bersani, Renzi dichiara : "Per un bel po' di tempo tornerò a fare il sindaco e a pensare a Firenze". Si è smentito clamorosamente un anno e tre mesi dopo, quando è diventato capo del governo nel febbraio 2014.
  • Renzi, da segretario del partito, ha detto che "il partito deve dettare l'agenda al Presidente del Consiglio e non viceversa." Perché non ha collaborato con Letta in qualità di leader del Pd? 
  • Renzi, dopo essere stato nominato capo del governo da Napolitano, ha annunciato che avrebbe varato una riforma al mese: a fine febbraio la legge elettorale, a marzo una riforma del lavoro equa per i lavoratori dipendenti, ad aprile la riforma delle pubbliche amministrazioni e a maggio la riforma fiscale. Di queste riforme è stato varato solo il Jobs Act che aumenta la precarietà del lavoro dipendente. 
  • Renzi ha più volte spiegato che in veste di presidente del Consiglio non avrebbe mai fatto patti con Silvio. L'ha poi ricevuto alla sede del Pd per concordare con lui le riforme. Sta inoltre governando con molti esponenti che fanno ancora riferimento alla figura di Berlusconi. 

Dedicato a 40,8% di italiani che hanno votato il Partito Democratico.
Alessio D'Aco

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